Di cosa parliamo
Lo stalking è una forma di persecuzione che può compromettere la vita quotidiana di chi ne è vittima, portando a stress, ansia e paura.
L’immagine stereotipata dello stalker è quella di un individuo che perseguita “fisicamente” le vittime, seguendole dappertutto o con appostamenti sotto casa o sul luogo di lavoro. Tuttavia, la tecnologia è preziosa alleata di questi criminali, con email, social, sms adoperati per controllare e perseguitare le vittime. Si parla per questo di stalking tecnologico o cyberstalking.
In questo articolo vedremo come difendersi, con un focus sugli strumenti di spionaggio utilizzati per spiare le ignare vittime e sulle contromisure che si possono adottare.
Cos’è il cyberstalking?
Il cyberstalking è una forma di molestia che avviene attraverso mezzi elettronici, come email, messaggi istantanei, social media. Può includere comportamenti come l’invio ripetuto di messaggi indesiderati, la diffusione di informazioni personali senza consenso, la sorveglianza online e le minacce.
Caratteristiche principali:
- Anonimato dell’aguzzino: Internet permette ai molestatori di nascondere la propria identità, rendendo difficile per le vittime identificare e denunciare l’aggressore.
- Accessibilità continua: gli stalker tecnologici possono contattare le loro vittime in qualsiasi momento e luogo, aumentando il senso di vulnerabilità.
- Diffusione rapida: le informazioni possono essere condivise e diffuse rapidamente, amplificando l’impatto delle azioni dello stalker.
Conseguenze dello stalking tecnologico
Le conseguenze del cyberstalking possono essere gravi e durature:
- Stress e ansia: le vittime possono sviluppare disturbi d’ansia, depressione e altri problemi di salute mentale.
- Isolamento sociale: la paura può portare le vittime a isolarsi dagli amici e dalla famiglia.
- Danni professionali: la reputazione online danneggiata può influire sulle opportunità di lavoro e sulla carriera.
Come proteggersi dal cyberstalking
Il cyberstalking è una minaccia crescente nel mondo digitale, ma esistono diverse strategie per proteggersi e ridurre il rischio di diventare vittime. Ecco alcune misure pratiche e consigli per salvaguardare la propria sicurezza online.
Rafforzare la privacy online
- Impostazioni di privacy sui social media: verifica e aggiorna regolarmente le impostazioni di privacy su tutte le piattaforme social che utilizzi. Limita la visibilità dei tuoi post solo agli amici fidati e controlla chi può trovarti tramite ricerca.
- Limitare le informazioni personali condivise: evita di pubblicare dettagli sensibili come indirizzo di casa, numero di telefono, luogo di lavoro o abitudini quotidiane. Queste informazioni possono essere utilizzate dagli stalker per monitorarti o contattarti.
- Utilizzare pseudonimi o nickname: quando possibile, utilizza nomi utente che non rivelino la tua identità reale, specialmente su forum pubblici o piattaforme di gioco online.
Proteggere gli account online
- Password sicure e uniche: crea password complesse utilizzando una combinazione di lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli. Evita di utilizzare la stessa password per più account.
- Autenticazione a due fattori (2FA): abilita l’autenticazione a due fattori su tutti gli account che lo supportano. Questo aggiunge un ulteriore livello di sicurezza richiedendo un secondo metodo di verifica oltre alla password.
- Aggiornamenti regolari: mantieni aggiornati il sistema operativo, le applicazioni e gli antivirus su tutti i tuoi dispositivi per proteggerti da vulnerabilità note.
Gestire le comunicazioni online
- Attenzione alle richieste di amicizia: accetta richieste solo da persone che conosci e di cui ti fidi. Gli stalker spesso creano profili falsi per avvicinarsi alle loro vittime.
- Non condividere troppo nelle chat pubbliche: evita di divulgare informazioni personali in chat di gruppo o forum pubblici, dove possono essere facilmente accessibili da chiunque.
- Bloccare e segnalare utenti molesti: utilizza le funzioni di blocco e segnalazione offerte dalle piattaforme per impedire a utenti indesiderati di contattarti.
Salvaguardare le comunicazioni private
- Crittografia delle comunicazioni: utilizza applicazioni di messaggistica che offrono crittografia end-to-end per proteggere le tue conversazioni da accessi non autorizzati.
- Attenzione ai link e agli allegati: non cliccare su link sospetti o aprire allegati da mittenti sconosciuti, poiché potrebbero contenere malware o tentativi di phishing.
Misure di sicurezza avanzate: le soluzioni Doctorspy
- Custodie anti intercettazione: per proteggere i tuoi dispositivi mobili da tentativi di intercettazione, considera l’uso di custodie anti intercettazione che bloccano i segnali wireless. Questi accessori impediscono a potenziali stalker di accedere ai dati del tuo telefono tramite connessioni non autorizzate.
- Bonifica di telefoni e PC: se sospetti che i tuoi dispositivi siano stati compromessi, è consigliabile effettuare una bonifica professionale. Questo processo identifica ed elimina software spia, malware o dispositivi di monitoraggio installati senza il tuo consenso.
- Rilevatori di microspie: l’utilizzo di rilevatori di microspie può aiutarti a individuare dispositivi di ascolto nascosti o telecamere nascoste nell’ambiente circostante. Questi strumenti sono utili per garantire la privacy in ambienti sensibili come casa, ufficio o auto.
Cosa fare in caso di cyberstalking
Se, nonostante le precauzioni adottate, ti ritrovi vittima di cyberstalking, è importante agire prontamente seguendo questi passaggi.
- Documentare tutto: salva copie di email, messaggi, screenshot e qualsiasi altra prova delle molestie. Tieni un registro dettagliato delle interazioni con lo stalker, includendo date, orari e descrizioni degli incidenti.
- Non interagire con lo stalker: non rispondere alle provocazioni o ai messaggi dello stalker per evitare di incoraggiarlo, utilizza le funzioni di blocco delle piattaforme per impedirgli di contattarti ancora.
- Informare le autorità: effettua una denuncia alle forse dell’ordine, come la Polizia Postale. Fornisci tutte le prove raccolte per supportare la tua denuncia.
- Segnalare alle piattaforme online: le piattaforme social e i servizi online dispongono di strumenti per segnalare comportamenti abusivi o molesti. La segnalazione può portare alla sospensione o alla rimozione dell’account dello stalker.
- Cerca supporto: condividi la situazione con amici, familiari o colleghi che possono offrire supporto emotivo e consigli pratici. Se necessario, richiedi assistenza psicologica o contatta associazioni di supporto alle vittime di stalking e cyberstalking.
Il cyberstalking è reato
Dal 2009 lo stalking è riconosciuto in Italia come un crimine. Il D.L. del 23 febbraio 2009, n. 11, poi convertito in legge, ha introdotto il reato di atti persecutori (art. 612-bis del Codice penale).
Nel nostro ordinamento, “è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.”
“La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa. La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso a danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero con armi o da persona travisata.”
Il delitto è punito dietro querela della persona offesa. Tuttavia, in casi specifici (se il reato è commesso su un minore o persona disabile, ad esempio) si procede d’ufficio.
Queste misure si applicano anche al reato di cyberstalking. Nel caso della persecuzione online, come riporta anche il Ministero della Giustizia, possono entrare in gioco anche altri articoli del Codice penale: art. 595 c.p. comma III (diffamazione), art. 580 c.p. (istigazione al suicidio), art. 610 c.p. (violenza privata), art. 612 c.p. (minaccia), art. 660 c.p. (molestia e disturbo alle persone).