Di solito accade così: i bambini, di punto in bianco, assumono comportamenti strani e soprattutto mostrano una strana insofferenza quando si tratta di dover andare a scuola.
Sono tristemente noti i fatti di cronaca in cui si raccontano di maltrattamenti, spintoni, offese ripetute o vere e proprie violenze da parte di insegnanti nei confronti degli alunni.
Maestre violente: alcuni casi
Senza voler fare inutili allarmismi, e, anzi elogiando quelle maestre che con grandissima responsabilità e professionalità svolgono il loro delicatissimo ruolo, purtroppo ci sono stati casi più o meno eclatanti in tutta Italia.
A Reggio Emilia, il 1 settembre 2018 i Carabinieri hanno arrestato un’insegnante di 55 anni.
Nel Centro Malaguzzi, uno dei simboli dell’eccellenza della scuola per l’infanzia dell’Emilia Romagna, l’insegnante usava ripetutamente “metodi” come pizzicotti, offese e strattonamenti.
In Abruzzo, a Pescara, nell’ottobre del 2017 un’insegnante di 64 anni è stata sospesa a causa delle sue pratiche violente nei confronti dei bambini.
A Roma, nel 2006, un’altra donna legava addirittura i bambini alle sedie con lo scotch.
L’importanza delle telecamere spia negli asili e nelle scuole per le indagini
Le indagini avvengono in maniera del tutto professionale e soprattutto in modo che i piccoli non vengano turbati.
Tutto inizia dalla denuncia o dall’esposto di genitori e famiglie, di altri insegnanti o dal personale che lavora nella scuola in cui purtroppo si verificano questi episodi.
Senza questo primo passo le Forze dell’Ordine non possono intervenire. Si passa poi alla fase cruciale dell’indagine: la raccolta di prove del reato. E qui entrano in ballo uno strumento fondamentale come la telecamera spia.
Gli agenti, per prevenire qualsiasi fattore che possa turbare i piccoli alunni e allo stesso tempo far insospettire i colpevoli, installano spy camera nei punti chiave del luogo in cui avviene il presunto reato.
Solo così gli investigatori possono scoprire quello che accade nelle aule e raccogliere le prove necessarie per il processo.
Senza le riprese delle microcamere purtroppo è estremamente difficile provare le accuse verso le insegnanti.
Sia perché gli alunni, a volte, non sono consapevoli di quello che sta loro accadendo, sia per non turbare i bambini.
Telecamere in asili nido e case di riposo?
Qualche tempo fa, è stata proposta in Parlamento l’installazione obbligatoria di sistemi di videosorveglianza in asili o ospizi.
La proposta non ha trovato tutti favorevoli, prima di tutto perché un ambiente educativo fa della trasparenza e della correttezza uno dei suoi aspetti fondanti.
Non sappiamo quale sia la soluzione migliore. Possiamo solo dire che le tecnologie di controllo e spionaggio stanno conoscendo un grande sviluppo. Alcune raggiungono livelli altissimi in fatto di qualità sia audio che video.
Se sentite la necessità di approfondire gli aspetti legati al mondo della videosorveglianza potete contattarci o visitare il nostro catalo prodotti!