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Riconoscimento facciale: tra innovazione e tutela della privacy

Pubblicato il: 17 Aprile 2024
Un esempio di tecnologia di riconoscimento facciale

Il riconoscimento facciale è una delle tecnologie più discusse e innovative degli ultimi anni.

Questo sistema, che fa parte delle tecniche di biometria, permette di identificare o verificare l’identità di una persona analizzando le caratteristiche del suo volto.

Ma come funziona esattamente? E quali sono i suoi ambiti di applicazione e i potenziali rischi per la privacy, specialmente alla luce della normativa italiana?

Scopriamolo insieme!

Cos’è il riconoscimento facciale?

Il riconoscimento facciale è una tecnologia che utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per analizzare le caratteristiche del viso – come la distanza tra gli occhi, la forma del naso, e le linee del mento – per identificare una persona o verificarne l’identità.

Questo processo può avvenire in tempo reale e richiede solo l’accesso a una videocamera o a una immagine digitale.

Come funziona il riconoscimento facciale

Il riconoscimento facciale opera attraverso una serie di fasi, le quali si svolgono in tempo reale.

  1. Cattura dell’immagine: il primo passo nel riconoscimento facciale è la cattura di un’immagine del volto di una persona, che può avvenire tramite fotocamera, video o attraverso una foto preesistente.
  2. Rilevamento del volto: una volta acquisita l’immagine, il sistema utilizza algoritmi di AI per individuare il volto umano all’interno dell’immagine.
  3. Estrazione delle caratteristiche: dopo aver rilevato il volto, il sistema procede con l’analisi delle caratteristiche facciali uniche. Questo processo, noto come estrazione delle caratteristiche, trasforma i dati visivi del volto in una rappresentazione numerica. Gli algoritmi analizzano vari punti di riferimento del viso, come la distanza tra gli occhi, la forma del naso, la profondità delle cavità oculari, e altri aspetti unici.
  4. Confronto e corrispondenza: le caratteristiche estratte vengono poi confrontate con quelle presenti in un database. In un sistema di verifica, il software confronta le caratteristiche del volto catturato con quelle di un volto specifico nel database per confermare o negare l’identità. In un sistema di identificazione, invece, le caratteristiche vengono confrontate con quelle di molti volti nel database per trovare una corrispondenza.
  5. Risultato: il sistema fornisce infine un risultato, che può essere l’identità di una persona o un livello di corrispondenza. Questo processo può avvenire in frazioni di secondo, rendendo il riconoscimento facciale una tecnologia estremamente veloce per la verifica e l’identificazione.

I moderni sistemi di riconoscimento facciale utilizzano algoritmi di apprendimento profondo, che migliorano continuamente la loro precisione analizzando un gran numero di immagini.

Questi sistemi possono operare in diverse condizioni di illuminazione e con varie pose del volto, anche se il volto è parzialmente coperto o orientato lateralmente.

Gli ambiti di applicazione del riconoscimento facciale

La tecnologia di riconoscimento facciale ha trovato applicazione in numerosi settori, grazie alla sua capacità di offrire soluzioni rapide ed efficienti per l’identificazione e la verifica delle persone. Ecco alcuni degli ambiti più significativi:

  • Sicurezza e sorveglianza: l’identificazione automatica dei volti aiuta ad aumentare la sicurezza in luoghi pubblici come aeroporti, stazioni ferroviarie e grandi eventi. I vantaggi? Identificazione di individui ricercati e gestione del controllo degli accessi in aree sensibili.
  • Dispositivi mobili e sistemi bancari: il riconoscimento facciale è impiegato per lo sblocco di smartphone, tablet e per l’autenticazione in app bancarie o di pagamento. E’ un metodo sicuro e rapido per proteggere l’accesso ai dispositivi e ai conti finanziari degli utenti.
  • Controllo degli accessi e gestione dei dipendenti: questa tecnologia viene impiegata nelle grandi aziende per controllare l’accesso a edifici o uffici, nonché per monitorare le presenze dei dipendenti, sostituendo i metodi tradizionali come i badge di accesso o i sistemi di timbratura.
  • Marketing: il riconoscimento facciale può essere impiegato anche per strategie di vendita personalizzate, ad esempio per offrire ai clienti annunci mirati.
  • Sanità: nel settore sanitario, il riconoscimento facciale può migliorare l’accesso sicuro alle cartelle cliniche dei pazienti e supportare sistemi di monitoraggio in ospedali per garantire che il personale giusto esegua procedure su pazienti corretti.
  • Trasporti: viene utilizzato per semplificare i controlli di sicurezza e i processi di imbarco in aeroporti e stazioni, permettendo un flusso più rapido dei passeggeri.
  • Settore pubblico e servizi governativi: alcune amministrazioni utilizzano il riconoscimento facciale per verificare l’identità nelle procedure di rilascio di documenti d’identità o passaporti e per migliorare la sicurezza urbana.
  • Intrattenimento e social media: piattaforme di social media e servizi di streaming usano il riconoscimento facciale per organizzare e taggare automaticamente le foto, nonché per creare filtri interattivi che riconoscono e modificano le caratteristiche del viso in tempo reale.

I rischi per la privacy, i diritti e la sicurezza personale

Pur essendo una tecnologia all’avanguardia con vasti ambiti di applicazione, il riconoscimento facciale presenta alcuni rischi significativi, specialmente per quanto riguarda la privacy e l’equità.

Di seguito sono esplorati i principali rischi associati a questa tecnologia.

Bias e inequità

Il riconoscimento facciale può soffrire di bias induttivi dovuti all’utilizzo di set di dati non rappresentativi o pregiudizievoli nel processo di apprendimento degli algoritmi di intelligenza artificiale.

Quando i dati utilizzati per addestrare questi sistemi contengono distorsioni basate su sesso, etnia o altri fattori sociodemografici, il rischio è che tali pregiudizi vengano perpetuati e amplificati, portando a decisioni ingiuste.

Un esempio lampante è un sistema di assunzione automatizzato che favorisce candidati di un certo sesso a causa del bias presente nei dati storici di assunzione.

Privacy e sorveglianza

L’adozione diffusa del riconoscimento facciale solleva preoccupazioni significative per la privacy.

La capacità di tracciare, monitorare e identificare individui in spazi pubblici o privati senza il loro consenso minaccia il diritto alla riservatezza.

In particolare, in alcuni Paesi, l’installazione di un vasto numero di telecamere ha creato un sistema di sorveglianza capillare che può raccogliere dati biometrici in modo pervasivo, alimentando timori di un controllo sociale esteso.

Impatti sulla società civile

In contesti autoritari o in stati con scarso rispetto per i diritti umani, il riconoscimento facciale può diventare uno strumento di repressione.

L’identificazione in tempo reale di persone in manifestazioni o eventi pubblici può dissuadere la partecipazione civica e soffocare la libertà di espressione.

L’impiego di questa tecnologia per identificare e discriminare gruppi etnici minoritari, solleva allarmi sui suoi impatti etici e sui diritti umani.

La mancanza di trasparenza negli algoritmi e nei processi decisionali pone sfide nel garantire che tali sistemi siano usati equamente e responsabilmente.

Sicurezza dei dati

La raccolta e lo stoccaggio di dati biometrici introducono rischi significativi in termini di sicurezza dei dati.

Le violazioni dei dati possono esporre informazioni sensibili, mettendo le persone a rischio di furto di identità e abusi.

La sicurezza di tali dati è quindi cruciale, e richiede sistemi robusti per prevenire accessi non autorizzati o perdite di informazioni.

Regolamentazione e normativa

Data la sua complessità e i potenziali abusi, è fondamentale una regolamentazione attenta del riconoscimento facciale.

In Europa, il GDPR impone limiti alla raccolta e all’uso di dati biometrici, e soprattutto richiede il consenso degli individui, garantendo così il fondamentale diritto alla privacy.

Analogamente, alcune città e Paesi stanno esplorando leggi specifiche per limitare l’uso della tecnologia in determinati contesti, ponendo l’accento sulla necessità di bilanciare sicurezza e diritti civili.

Questi rischi evidenziano l’importanza di un dibattito pubblico informato e di un’attenta considerazione etica e legale nella diffusione e nell’implementazione del riconoscimento facciale.

La tecnologia offre indubbi benefici, ma è cruciale garantire che tali vantaggi non si traducano in costi inaccettabili per gli individui e la società.

AUTORE
Foto di Marco Sigismondi, esperto di tecniche di spionaggio e controspionaggio per Doctorspy

Marco Sigismondi

Marco Sigismondi è uno dei maggiori esperti in Italia di tecniche di investigazione, spionaggio e controspionaggio (TSCM). Grazie a un'attività di oltre dieci anni nel settore, ha maturato una profonda conoscenza delle metodologie avanzate e degli strumenti più innovativi nel campo della sorveglianza e della protezione delle informazioni. Esperto di bonifiche ambientali per Doctorspy.