Di cosa parliamo
È possibile installare una telecamera sul balcone di casa? Molto spesso ci viene rivolta questa domanda. La risposta non è semplice, e presuppone un bilanciamento tra le legittime esigenze di sicurezza e il diritto altrui alla privacy.
Stando a una recente pronuncia della Corte di Cassazione, l’installazione di una telecamera sul balcone comporta una interferenza illecita nella vita privata, reato punito dal Codice penale.
Tuttavia, ci sono dei casi e delle circostanze in cui questa pratica è concessa.
In questo articolo, esploreremo le linee guida e i principi normativi che regolano l’installazione di telecamere spia o di sicurezza su un balcone.
Per cominciare: perché installare una telecamera sul balcone
Le ragioni che portano ad installare una telecamera su un balcone sono molteplici.
- Sicurezza personale. Le telecamere possono dissuadere i potenziali intrusi e fornire prove video in caso di effrazione o di altri crimini.
- Protezione di beni privati. Monitorare aree esterne come balconi o terrazze può aiutare a prevenire furti o danneggiamenti di automobili o altri veicoli, o di oggetti lasciati all’aperto.
- Controllo accessi. Una telecamera sul balcone può aiutare a riprendere chi entra e chi esce dall’abitazione o dal garage.
- Documentare eventi. Le telecamere possono registrare eventi che si verificano nei pressi della propria abitazione, fornendo una documentazione utile in caso di incidenti o dispute.
- Spionaggio dei vicini. È la motivazione meno nobile, ma una delle più frequenti. Piazzare una telecamera sul balcone può servire a spiare le abitudini di alcuni vicini di casa.
Come coniugare alcune di queste legittime esigenze con la tutela della privacy altrui? Scopriamo cosa dice la legge.
Quando è legale installare una telecamera sul balcone
Secondo la normativa italiana, è possibile installare una telecamera sul balcone solo quando lo spazio ripreso è esclusiva proprietà privata del soggetto che installa la telecamera.
La Corte di Cassazione ha chiarito che se la telecamera inquadra uno spazio privato altrui (ad esempio, il cortile di un vicino) si configura una interferenza illecita nella vita privata, punita penalmente dell’articolo 615 bis del Codice Penale.
La Suprema Corte, esaminando un caso specifico, ha accolto il ricorso della pubblica accusa contro una sentenza di assoluzione in Corte d’Appello. Gli imputati avevano installato una telecamera per spiare un vicino con cui era in atto una disputa legale.
È ininfluente che lo spazio privato sia visibile anche a occhio nudo dalla propria postazione. La Cassazione ha sottolineato che consentire riprese video di spazi privati solo perché visibili dal proprio balcone legittimerebbe una sorveglianza intrusiva e costante.
Il reato di interferenza nella vita privata è escluso solo se la visuale è accessibile a chiunque, ad esempio anche al passante occasionale.
Un caso limite è quello di telecamere che riprendono porzioni di spazio pubblico o spazi privati in comproprietà. Ad esempio, una telecamera collocata su un balcone che riprende il cortile interno di un condominio.
In questi casi possono entrare in gioco i reati di violenza privata (art. 610) e di molestia o disturbo (art. 660), perché le persone oggetto di sorveglianza sono di fatto soggette a una limitazione della libertà fisica e psichica.
Ed è qui che il giudizio può cambiare. Sempre la Cassazione ha stabilito che la compressione della libertà morale è tollerabile se minima.
Nella sentenza 20527/19 del 13.05.2019, la Suprema Corte ha precisato che “l’installazione di sistemi di videosorveglianza con riprese del pubblico transito non costituisce in sé un’attività illecita, né lo sono le concrete modalità di attuazione di tale condotta neanche se ciò può comportare un cambiamento delle abitudini da parte di alcuni vicini di casa”.
Limitazioni come fare il “giro largo” per rientrare in casa o parcheggiare in determinati luoghi per non essere ripresi sono condizionamenti di scarsa entità. Su questi prevale l’esigenza di sicurezza della proprietà privata.
Condizioni per una installazione conforme alla legge
Per installare legalmente una telecamera sul balcone, è importante aderire a specifiche condizioni stabilite dalla legge.
- Informativa pubblica: è necessario informare chiaramente il pubblico riguardo alla presenza di telecamere. Come? Attraverso l’installazione di cartelli di videosorveglianza ben visibili che spieghino la presenza e lo scopo degli impianti audiovisivi.
- Limitazione dell’area di copertura: le telecamere devono monitorare lo spazio privato del proprietario e non devono estendere il loro raggio di azione a spazi aperti al pubblico o proprietà di terzi. L’obiettivo deve essere circoscritto alla tutela e alla protezione dei beni personali.
Queste precauzioni sono fondamentali per garantire che la telecamera sul balcone sia conforme alla legge e libera da possibili controversie legali con i vicini o altre parti.