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Filmare di nascosto è reato? Cosa dice la legge

Pubblicato il: 19 Maggio 2022
Un cellulare azionato per filmare di nascosto in casa

Filmare di nascosto è reato? La risposta a questa domanda è meno semplice di quanto non si pensi.

Registrare senza consenso un video si può a seconda che sussistano o meno certi requisiti previsti dalla legge.

In questo articolo esamineremo nel dettaglio tutti i casi in cui è lecito o illecito effettuare riprese di nascosto. Ti offriremo una panoramica completa, in modo da evitarti sgradevoli sorprese.

Sei pronto? Buona lettura!

Quando è permesso fare video di nascosto

Facciamo un passo indietro. Registrare una conversazione di nascosto è reato? Non sempre.

La Corte di Cassazione ha stabilito che chi parla accetta il rischio di essere registrato.

Dunque, registrare di nascosto per procurarsi la prova di un illecito o tutelare un proprio diritto è permesso. A patto, però, che siano rispettate tre condizioni:

  • chi registra deve essere presente alla conversazione;
  • la registrazione non deve essere effettuata in casa, ufficio, auto, i luoghi c.d. di privata dimora;
  • le conversazioni registrate non devono essere rese pubbliche.

Lasciare un registratore acceso in una stanza e andarsene costituisce reato. Si tratta di interferenze illecita nella vita privata. L’articolo 615 bis del Codice Penale prevede la reclusione da sei mesi a quattro anni.

Diverso è il discorso delle intercettazioni ambientali effettuate dalle forze dell’ordine. Stante l’autorizzazione di un giudice, queste sono sempre consentite.

In presenza, la registrazione è sempre permessa in un luogo pubblico: strade, automezzi, palestre, uffici, ristoranti ecc.

La violazione della privacy si configura solo se i file audio con le conversazioni vengono pubblicati, per esempio sui social network o altri media. Possono però essere adoperati in tribunale come prove.

Per le riprese video senza consenso, effettuate di nascosto, il discorso non cambia.

Una ripresa fatta con una microspia video, uno smartphone Android o Apple o altro mezzo è consentita se chi registra è fisicamente presente.

Si possono fare video di nascosto un luogo pubblico, con lo scopo di documentare un reato, effettuare una denuncia con prova video o tutelare un proprio diritto. E’ vietato fare video di nascosto per diffamare qualcuno o commettere altri reati.

E’ possibile registrare filmati di nascosto nella propria abitazione, nella propria automobile, nel proprio studio.

Per esempio, il professionista può riprendere il colloquio con un suo cliente. Chi guida può riprendere a sua insaputa un passeggero dell’auto.

A certe condizioni, è possibile sorvegliare la badante (o una colf, o una baby sitter) con una telecamera.

L’uso di telecamere in azienda è regolato da una normativa più stringente. In ogni caso, non è consentito per controllare la produttività dei dipendenti.

Riguardo la propria abitazione, la Corte di Cassazione ha stabilito che può essere ripreso di nascosto anche un rapporto sessuale con un / una partner, occasionale o meno. A patto, ovviamente, di non rendere pubbliche le riprese.

La diffusione di video senza consenso è reato anche quando la registrazione è stata effettuata in modo lecito. I filmati, però, possono essere allegati a denunce o usati in tribunale come prove.

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Quando è vietato filmare di nascosto qualcuno

Uno dei problemi in cui si può incappare quando si effettuano riprese video senza consenso è la violazione della privacy.

Riprendere il volto in primo piano dei partecipanti a una manifestazione, dei clienti di un ristorante, dei passeggeri di un mezzo pubblico è possibile solo con esplicito consenso.

Filmare i passanti di una strada pubblica, per esempio con un sistema di videosorveglianza, non è ammesso. Neppure se ciò ha lo scopo di prevenire un reato.

E’ vietato riprendere di nascosto una persona nella sua casa, sul pianerottolo, nel garage e negli spazi condominiali. Idem per il suo studio o l’auto.  Quest’ultima viene equiparata dalla giurisprudenza alla abitazione.

Non si può puntare la telecamera verso la porta del proprio vicino o monitorare gli spostamenti dei condomini nelle aree comuni.

Nei luoghi di privata dimora altrui, ogni ripresa video non autorizzata costituisce una interferenza illecita nella vita privata.

Nella nozione di luoghi di privata dimora rientrano anche gli studi professionali e gli uffici privati. Non si può filmare una conversazione all’insaputa del medico o del professionista nel suo studio, anche se si è presenti fisicamente al colloquio.

Non è possibile filmare le forze dell’ordine se sono impegnate in attività coperte dal segreto istruttorio. Si può, dunque, riprendere un vigile mentre effettua una multa.

Non si può filmare di nascosto un collega o il datore di lavoro se non per ciò che concerne la tutela di un diritto. I video così acquisiti possono essere adoperati in tribunale come prove.

Leggi anche: Videosorveglianza e privacy: cosa dice il Garante sulle telecamere per condomini, dipendenti e privati

AUTORE
Foto di Marco Sigismondi, esperto di tecniche di spionaggio e controspionaggio per Doctorspy

Marco Sigismondi

Marco Sigismondi è uno dei maggiori esperti in Italia di tecniche di investigazione, spionaggio e controspionaggio (TSCM). Grazie a un'attività di oltre dieci anni nel settore, ha maturato una profonda conoscenza delle metodologie avanzate e degli strumenti più innovativi nel campo della sorveglianza e della protezione delle informazioni. Esperto di bonifiche ambientali per Doctorspy.