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Denuncia per stalking e prove: quali e come raccoglierle

Pubblicato il: 16 Ottobre 2023
Una donna che denuncia per stalking: le prove quali dovrebbero essere e come raccoglierle?

Tra i reati particolarmente odiosi, lo stalking occupa, purtroppo, un posto “speciale”. Il senso di insicurezza, di minaccia incombente per sé e i propri cari che un simile comportamento può instillare nella vittima non ha eguali.

Per questo è fondamentale conoscere le modalità corrette per raccogliere prove solide e inequivocabili contro questo reato, in modo da potersi difendere dallo stalker con una denuncia.

Le tecnologie di spionaggio, se adoperate correttamente, rappresentano un valido alleato. In che modo? Scopriamolo assieme come raccogliere prove per una denuncia per stalking.

Cos’è lo stalking e quali sono le pene previste

Lo stalking è un reato previsto e punito duramente dal Codice penale italiano.

L’articolo di riferimento è il 612-bis, in cui si usa la locuzione “reato di atti persecutori” in luogo di stalking. Il concetto, però, è lo stesso.

Dice l’articolo: «chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita», viene punito con la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi.

La pena si aggrava nei seguenti casi:

  • se lo stalking è commesso da un coniuge, anche separato o divorziato, o comunque da una persona legata da rapporti di affettività alla vittima;
  • se lo stalker si avvale di mezzi informatici o telematici;
  • se il fatto è commesso a danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità.

Per essere punito, il reato di stalking necessita che la persona offesa presenti querela. Si procede d’ufficio solo se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilità.

In determinate circostanze, la vittima può ritirare la querela, ma questo non implica in automatico l’archiviazione del procedimento. L’autorità giudiziaria potrebbe decidere di procedere in presenza di indizi di particolare gravità.

Durante il procedimento, vengono messi in atto alcuni provvedimenti, come il divieto di avvicinamento per lo stalker al luogo di residenza o di lavoro della vittima. In caso di violazione, si può aprire un procedimento penale.

Quando gli atti persecutori sono commessi tramite strumenti telematici si parla di cyberstalking.

Come provare lo stalking: procedere alla denuncia con prove inappellabili

Le denuncia per stalking necessita di prove perché sia efficace.

Le dichiarazioni della vittima hanno, ovviamente, un peso significativo, ma è importante aggiungere altre prove dello stalking.

Alla denuncia per stalking andrebbero accluse possibilmente tutte queste prove.

  • certificati medici
  • dichiarazioni dei testimoni (oculari e non) e documentazioni
  • registrazioni audio e video effettuate tramite smartphone o dispositivi di spionaggio
  • screenshot di conversazioni e messaggi audio
  • tabulati telefonici

Entriamo nel dettaglio delle prove a sostegno di una denuncia per stalking.

Certificati medici

I certificati medici sono indubbiamente una prova di stalking. Forniscono una evidenza tangibile delle conseguenze psicofisiche dello stalking sulla vittima.

Questi certificati possono essere rilasciati da specialisti, medici di famiglia o strutture sanitarie.

Il certificato medico risulta a maggior ragione efficace se dallo stalking si è passati all’aggressione, dunque se occorre documentare evidenze di danni fisici.

Dichiarazioni dei testimoni e documentazioni

Altra importante prova di stalking è la testimonianze di chi ha assistito direttamente o indirettamente ai comportamenti dello stalker.

Vale anche per alcuni documenti. Lo stalker può indurre il suo bersaglio a cambiare lavoro, residenza, telefono ecc. Dunque, nuovi contratti telefonici, ricevute d’albergo, certificazioni di cambio di residenza e quant’altro sono utilissimi alla vittima per far valere i propri diritti.

Registrazioni audio e video

Le recenti sentenze hanno riconosciuto il valore legale di registrazioni audio e video realizzate con dispositivi personali.

Per raccogliere questa importante prova di stalking, possono essere utili apparati come microtelecamere o registratori spia.

La vittima può riprendere il molestatore o registrare interazioni senza incorrere in reati contro la privacy (purché sia fisicamente presente).

Le registrazioni e il materiale audio video così ottenuti hanno valore in sede processuale.

Screenshot e messaggi audio

Immagini delle conversazioni e messaggi vocali rappresentano ulteriori prove di stalking.

Gli screenshot sono validi senza la necessità di sequestrare il dispositivo della vittima. Per i messaggi viene effettuata una trascrizione.

Tabulati telefonici

I tabulati telefonici possono essere richiesti dal legale della vittima. Possono coprire un periodo massimo di tre mesi.

Rappresentano un’importante arma processuale, giacché documentano l’attività telefonica e dunque possono evidenziare comportamenti ossessivi o molesti.

In presenza di chiamate da numero anonimo, è possibile richiedere la rimozione dell’anonimato in base alle normative sulla privacy.

Quali dispositivi di spionaggio adoperare per raccogliere prove di stalking

Per procedere alla denuncia di stalking con prove è utile documentare l’azione dello stalker con audio e video. Non solo: la tecnologia offre ulteriori opportunità difensive. Scopriamole insieme.

Telecamere nascoste

Per raccogliere prove e inchiodare lo stalker, risultano particolarmente utili le microcamere occultate in oggetti. Orologi spia, penne, occhiali con telecamera nascosta, sveglie e altri oggetti di uso quotidiano equipaggiati con microcamera wifi o con DVR offrono il miglior risultato possibile.

Anche le telecamere non occultate si rivelano molto utili, soprattutto se piazzate nei luoghi più insospettabili.

Dal momento che l’obiettivo è documentare un reato, ovvero ottenere una traccia duratura di un comportamento illecito, meglio optare per telecamere con video registratore integrato (DVR).

Registratori vocali

I microregistratori possono essere indossati (nascosti in tasche o borse) oppure collocati nei luoghi in cui ci si confronta con il proprio stalker.

Piccoli e discreti, possono essere attivati manualmente con la pressione di un semplice pulsante. Se dotati di funzionalità VOX, si attivano e registrano automaticamente in presenza di un evento sonoro.

Bonifiche ambientali

La bonifica da microspie non è, ovviamente, un dispositivo, ma si avvale di un complesso di apparati di contro-sorveglianza per scovare microspie, telecamere e altra tecnologia di controllo nascosta.

Lo stalker, infatti, potrebbe non limitarsi a far sentire la sua presenza con minacce e apparizioni fisiche, ma controllare a distanza la vittima.

Far eseguire una bonifica ambientale da microspie a esperti qualificati (magari controllando anche smartphone, tablet e PC) non solo aumenta la propria sicurezza personale, ma offre un’arma in chiave processuale.

I tecnici che eseguono le bonifiche, infatti, al termine delle operazioni rilasciano una relazione che descrive l’attività svolta e i dispositivi rilevati.

Si tratta di materiale prezioso da accludere a una eventuale denuncia.

Vuoi saperne di più? I nostri tecnici sono a disposizione per ogni tua domanda, contattaci!

AUTORE
Foto di Marco Sigismondi, esperto di tecniche di spionaggio e controspionaggio per Doctorspy

Marco Sigismondi

Marco Sigismondi è uno dei maggiori esperti in Italia di tecniche di investigazione, spionaggio e controspionaggio (TSCM). Grazie a un'attività di oltre dieci anni nel settore, ha maturato una profonda conoscenza delle metodologie avanzate e degli strumenti più innovativi nel campo della sorveglianza e della protezione delle informazioni. Esperto di bonifiche ambientali per Doctorspy.