Di cosa parliamo
Superare l’esame per la patente di guida è un obiettivo importante, al punto che alcune persone scelgono vie illecite per raggiungerlo.
Una delle tecniche più comuni per imbrogliare agli esami teorici (i cosiddetti quiz) è l’uso di mini auricolari, dispositivi tecnologici miniaturizzati e, dunque, invisibili, che consentono di comunicare a distanza illimitata con un complice per ricevere i suggerimenti.
E’ importante comprendere che questo comportamento configura un grave reato. Entriamo nel dettaglio!
La tecnica dei mini auricolari
Si tratta di microdiffusori di piccole dimensioni che si inseriscono nell’orecchio e si collegano a uno smartphone. Tramite un modulo di ricezione/trasmissione, è possibile comunicare con una persona a distanza che può fornire le risposte corrette durante l’esame teorico della patente.
Il procedimento è semplice. Il candidato indossa l’auricolare nascosto, mentre l’assistente, fuori dall’aula d’esame, suggerisce le risposte tramite il cellulare.
Alcuni dei microauricolari Doctorspy (è bene ricordarlo, si tratta di prodotti di libera vendita) sono dotati di telecamere per lettura testi, la cui ottica riprende nitidamente i caratteri anche a 30-40 cm di distanza dal documento, sia esso cartaceo o web.
Per utilizzare questi dispositivi, il candidato deve:
- Inserire il mini auricolare nell’orecchio, assicurandosi che sia ben nascosto
- Collegare l’auricolare a uno smartphone tramite Bluetooth
- Stabilire una connessione con una persona esterna pronta a fornire le risposte corrette
Un recente caso di cronaca a Cremona
Abbiamo già parlato dei rischi che corre chi copia a un esame. Il discorso vale non solo per gli esami universitari, ma anche per quello della patente.
Il 19 giugno scorso, a Cremona, i carabinieri hanno scoperto un uomo di 40 anni che tentava di imbrogliare durante l’esame teorico per la patente. Durante la sessione d’esame presso la Motorizzazione Civile di via Boschetto, un esaminatore ha notato l’auricolare nell’orecchio del candidato. Ha subito allertato i militari, che sono intervenuti sul posto.
Il candidato aveva un auricolare collegato al suo cellulare, con il quale stava tentando di ricevere aiuto esterno. Il test è stato subito annullato, l’auricolare e il telefono sono stati sequestrati e l’uomo è stato denunciato per frode.
Conseguenze legali
In Italia, tentare di imbrogliare durante un esame, incluso quello per la patente di guida, è considerato un reato. Le pene possono includere:
- Annullamento immediato dell’esame
- Sequestro dei dispositivi utilizzati per la frode (come auricolari e telefoni)
- Denuncia alle autorità competenti, che può portare a sanzioni penali
La legge italiana è molto chiara in merito a questi comportamenti. Imbrogliare agli esami non solo è moralmente sbagliato, ma è un reato.