Di cosa parliamo
Le intercettazioni telefoniche rappresentano una tecnica di sorveglianza utilizzata dalle forze dell’ordine per monitorare le conversazioni telefoniche.
In questo articolo scopriremo cosa sono le intercettazioni telefoniche, come funzionano, le implicazioni legali. In più, offriremo consigli su come difendersi dagli ascolti illeciti.
Che cosa sono le intercettazioni telefoniche?
Le intercettazioni telefoniche sono una tecnica di sorveglianza che si avvale di strumentazioni elettroniche avanzate per captare e registrare le comunicazioni vocali effettuate tramite telefono. Possono estendersi anche alla raccolta di dati e flussi di comunicazioni che avvengono in forma telematica e informatica, come SMS, email, chat e altre forme di comunicazione digitale.
Cosa dice la legge
Sebbene siano uno strumento potente per le indagini criminali e la sicurezza nazionale, le intercettazioni telefoniche sono strettamente regolamentate dalla legge italiana per garantire il rispetto della privacy dei cittadini.
La normativa di riferimento è il Codice penale, art 266, che definisce i limiti di ammissibilità delle intercettazioni, specificando le condizioni sotto le quali possono essere autorizzate e utilizzate.
Come abbiamo già visto per le intercettazioni ambientali, la procedura stabilita dalla legge è la seguente:
- Il pubblico ministero o la polizia giudiziaria presentano al giudice per le indagini preliminari un’istanza motivata, nella quale si indicano i soggetti che si intende intercettare, i reati per i quali si procede e le ragioni per cui la misura è ritenuta necessaria.
- Il giudice per le indagini preliminari, se ritiene che l’istanza sia fondata, emette un decreto di autorizzazione, nel quale indica i gravi indizi di reato che giustificano la richiesta, le linee telefoniche da intercettare e le modalità di svolgimento delle intercettazioni.
La durata massima delle operazioni è di 15 giorni rinnovabili. Per i reati in materia di criminalità organizzata il limite temporale è di 40 giorni, prorogabili di ulteriori 20 sempre dal giudice per le indagini preliminari.
Le acquisizioni di telefonate fuori dal quadro normativo previsto dalla legge italiana sono da considerarsi illegali e quindi punite dal Codice penale.
Intercettazioni telefoniche per una persona non indagata
Secondo l’articolo 267 del Codice penale, è possibile disporre intercettazioni non solo nei confronti delle persone sottoposte alle indagini, ma anche di soggetti non indagati.
Per esempio, in caso di reati gravi, nonché per i reati di ingiuria, minaccia, molestia o disturbo alle persone mediante telefono, le autorità possono intercettare comunicazioni di persone non direttamente coinvolte nelle indagini, ma che potrebbero avere un legame con il caso.
Le intercettazioni possono anche essere utilizzate per facilitare la prosecuzione di indagini in corso o per agevolare la ricerca di persone latitanti.
Inoltre, esistono le “intercettazioni preventive”, che hanno lo scopo di prevenire potenziali reati e garantire la sicurezza pubblica. Queste possono essere avviate senza l’apertura di un procedimento penale formale, permettendo di intervenire anche in assenza di reati già accertati o di persone ufficialmente indagate.
Come funzionano le intercettazioni telefoniche?
Le intercettazioni telefoniche sono realizzate attraverso l’uso di tecnologie avanzate che permettono di captare e registrare le comunicazioni vocali e i flussi di dati trasmessi via telefono. Ecco una panoramica dei principali metodi.
- Tapping della linea telefonica. I tecnici inseriscono sulla linea telefonica un dispositivo elettronico che cattura e trasmette le conversazioni al Centro Intercettazioni Telefoniche della Procura della Repubblica competente Questa tecnica richiede l’accesso fisico alla linea telefonica dell’individuo da sorvegliare.
- Intercettazione a livello di centrale. Le società di telefonia duplicano la linea da intercettare, creando una linea parallela che è possibile controllare all’insaputa della persona intercettata. Le conversazioni registrate vengono inviate al CIT, il Centro Intercettazioni Telefoniche della Procura della Repubblica competente. Questo metodo non richiede l’accesso fisico alla linea telefonica dell’utente, pertanto è meno invasivo.
- Software di sorveglianza. Con l’avvento degli smartphone, l’uso di software di sorveglianza è diventato sempre più comune. Questi programmi, noti anche come spyware, possono essere installati sui dispositivi target attraverso phishing, messaggi ingannevoli o accesso fisico al dispositivo. Una volta installato, lo spyware può registrare chiamate, accedere a SMS, email, chat. I dati vengono poi inviati ai server controllati dagli investigatori.
I dati raccolti durante le operazioni di ascolto vengono archiviati in un sistema riservato, accessibile solo ai soggetti autorizzati. L’archiviazione sicura è fondamentale per proteggere la privacy e l’integrità delle informazioni.
Per quali reati vengono disposte le intercettazioni telefoniche?
Le intercettazioni telefoniche possono essere disposte nel caso dei seguenti reati:
- Delitti non colposi per i quali è prevista la pena dell’ergastolo o della reclusione superiore nel massimo a cinque anni determinata a norma dell’articolo 4.
- Delitti contro la pubblica amministrazione per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni determinata a norma dell’articolo 4.
- Delitti concernenti sostanze stupefacenti o psicotrope.
- Delitti concernenti le armi e le sostanze esplosive.
- Delitti di contrabbando.
- Reati di ingiuria, minaccia, usura, attività finanziaria abusiva, abuso di informazioni privilegiate, manipolazione del mercato, molestia o disturbo alle persone col mezzo del telefono.
- Delitti previsti dall’articolo 600-ter, terzo comma, del Codice penale, anche se relativi al materiale pornografico di cui all’articolo 600-quater.1 dello stesso codice, nonché dall’art. 609-undecies.
- Delitti previsti dagli articoli 444, 473, 474, 515, 516 e 517-quater del Codice penale.
- Delitto previsto dall’articolo 612-bis del Codice penale.